Un’importante opportunità per ricordare il grande valore educativo del CSI, che si prefigge da sempre l’obiettivo di proporre a tutti attività sportive a “misura di persona”. Per questo come ogni anno il Comitato di Cremona propone ai dirigenti delle proprie società la “Tre sere dirigenti”: tre occasioni di confronto con testimoni d’eccezione, tre appuntamenti di formazione dedicati quest’anno alla dimensione del servizio, e in particolare del servizio ai più fragili.
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Il tema della prima serata vuole riprendere questa particolare attenzione che il Centro Sportivo Italiano ha nei confronti di tutti. Dai più piccoli ai più grandi, dai normodotati ai disabili. Il titolo è particolarmente evocativo: lo sport a servizio dell’umanità. Lo sport, quindi, come strumento per rendere il mondo un posto migliore, per educare al rispetto di tutti. Lo sport come forte momento di crescita personale e sociale: «nella tre sere dirigenti vogliamo focalizzare alcuni punti che richiamano l’identità della nostra associazione. Il nostro motto è sport per tutti. Chi si iscrive con noi non fa panchina. Nelle attività che proponiamo non c’è solo l’allenamento, ma tutti sono invitati a partecipare, anche a livello agonistico». Queste le parole di Claudio Ardigò, presidente del CSI Cremona dal 2016, ai microfoni di Centro Campo (la trasmissione settimanale di radio RCN in collaborazione con il CSI in onda tutti i mercoledì dalle 19 su RCN – qui il podcast).
«C’è però un bacino d’utenza – continua Ardigò – che spesso, fuori dal CSI, è escluso dallo sport: i disabili, quelli che io chiamo gli invisibili della società». Scopo principe della serata è quello dunque di riflettere su questo tema e di richiamare un senso di umanità nella società sportiva nei confronti di queste persone.
A questo proposito è stato chiamato come ospite della serata Astutillo Malgioglio, anche lui ospite a Centro Campo nella puntata di mercoledì 17 ottobre (ascoltala qui).
Ex portiere di diversi team di serie A, Malgioglio ha da sempre a cuore l’integrazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità intellettive e motorie:
«Il contatto con bambini e ragazzi mi ha formato come persona. Sono sempre consapevole di non valere niente, di essere l’ultimo. Però ho sempre pensato che se una persona chiede aiuto bisogna darglielo, un aiuto che è reciproco perché è il loro aiuto che ti da la spinta per andare avanti concretamente».
La famiglia per Malgioglio è stata la base di partenza per costruire un modo di vivere consapevole e attento al prossimo: «I miei genitori hanno sempre fatto tantissimo. La casa era sempre aperta a tutti. Mio padre, una persona eccezionale, mi ha formato a livello morale e mia madre gli ha sempre dato una mano,. Avevamo sempre tanto persone in casa».
Claudio Ardigò e Astutillo Malgioglio hanno dato appuntamento, a chiunque fosse interessato, per lunedì 22 settembre presso la sede del CSI Cremona in via Sant’Antonio del fuoco per parlare insieme di come lo sport possa essere un’efficace strumento di integrazione dei disabili e, di conseguenza, un importante luogo di crescita e di educazione delle nuove generazioni.