Il 22 gennaio una delegazione di preti cremonesi è volata in Brasile, uno dei Paesi a cui si rivolge in modo particolare l’attenzione missionaria diocesana. Insieme a don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la Pastorale missionaria, il vicario della Zona pastorale IV don Davide Ferretti e i vicari parrocchiali don Matteo Alberti (S. Bernardo, Zaist e Maristella a Cremona), don Fabrizio Ghisoni (Soncino) e don Davide Pezzali (Casalbuttano).
Il gruppo ha fatto una prima tappa a Salvador de Bahia, nella parrocchia di Cristo Risorto, dove opera il sacerdote fidei donum cremonese don Emilio Bellani. Il gruppo cremonese è stato accolto dalla Figlie della Chiesa, istituto religioso che accoglie nei propri ambienti singoli o gruppi che desiderano fare un’esperienza missionaria.
In Brasile è piena estate, le scuole sono chiuse e riapriranno dopo il carnevale. Come ogni parrocchia di “stampo” lombardo che si rispetti c’è il Grest. Il tema scelto da don Emilio è la figura di Irma Dulce (la Madre Teresa dei poveri delle favelas a Salvador). Nelle attività proposte dagli animatori, attraverso il gioco e la recitazione, anche quella che intende valorizzare le radici di questi ragazzi, che in gran parte sono discendenti di schiavi o indi. Perché nessuno si senta escluso o discriminato, come Irma ha saputo fare in tutta la sua vita.
«Non siamo qui tanto per assistere a un Grest – spiega don Ghilardi – ma per comprendere meglio, insieme a don Emilio, come codificare, mantenere e proseguire – se possibile – il legame tra questa parrocchia e la nostra Diocesi, come già era emerso dall’incontro con l’arcivescovo, due anni fa nella visita con il vescovo Napolioni. Inoltre vorremmo far nascere un progetto di sostegno allo studio per quei ragazzi che difficilmente avrebbero la possibilità di accedere, per ragioni economiche, alle scuole superiori: così li aiuteremmo a casa loro e sosterremmo anche delle famiglie fragili». «Forse un po’ ambiziosa, ma sicuramente molto allettante, – continua l’incaricato per la Pastorale missionaria della Diocesi di Cremona – è l’idea di stabilire una continuità anche con un progetto di pastorale giovanile, di scambio e non di supplenza, di condivisione e non di sostituzione».
Successiva tappa, dopo sei ore di pullman, a Serrinha, da un atro fidei donum cremonese: don Giancarlo Regazzetti.
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