È una cattedrale gremita e caldissima quella che accoglie don Francesco Mazza per la sua ordinazione presbiterale.
Il giovane bussetano (diocesi di Fidenza), nella serata di sabato 29 giugno, è dunque diventato prete, “raggiungendo” nel ministero i compagni di studi don Piergiorgio Fiori (Crema) e don Arrigo Duranti (Cremona).
La celebrazione, presieduta da mons. Ovidio Vezzoli, vescovo di FIdenza, è iniziata nel segno della condivisione.
«È bello essere qui, insieme, per condividere la gioia di questo momento», ha esordito il vescovo fidentino, che, nella sua omelia, non ha rinunciato a dare qualche indicazione sul ministero che don Francesco sarà chiamato a vivere: «Il discepolo è colui che ha come priorità la sequela del Signore e l’annuncio del Regno, colui che non annulla il proprio passato e i propri affetti, ma li assume come luogo del dono incondizionato di sé».
Il vescovo Ovidio ha anche colto l’occasione per mettere in luce quelli che possono essere i rischi del presbiterato: «A volte si ha la tentazione di rifiutare il Vangelo, perché può scandalizzare, rovesciare i nostri criteri». L’invito, invece, che mons. Vezzoli ha rivolto a don Francesco è stato quello di avere il coraggio di gettarsi nelle braccia del Signore, il quale non fa mai mancare il proprio sostegno, anche attraverso i fratelli.
E di “fratelli” ce ne erano molti: giovani, famiglie, sacerdoti, il vescovo Antonio Napolioni e mons. Carlo Mazza – vescovo emerito di Fidenza – tutti stretti intorno al novello prete per far sentire la propria vicinanza e preghiera.
A don Francesco, che per sette anni, ha frequentato il seminario di Cremona, vanno i migliori auguri da parte della nostra diocesi, affinché il suo ministero possa sempre essere fruttuoso e ispirato dal Signore.
La photogallery della celebrazione
