«Finalmente possiamo cominciare a rivederci». Inizia così il video messaggio del vescovo Antonio Napolioni diffuso nella serata di domenica 29 marzo e rivolto all’intera comunità diocesana.
Un saluto commosso, un pensiero per «i tanti che non ce l’hanno fatta» e per tutti coloro che, a diverso modo, sono in prima linea in queste ore difficili. Ma nelle parole del Vescovo anche il fatto che, pur nella tragedia, la gente sta testimoniando «grande dignità, solidarietà, coraggio». «Sono fiero di essere con voi parte di questo popolo», ha detto monsignor Napolioni prima di allargare lo sguardo alle diverse situazioni, dicendo grazie e insieme invitando a non temere.
Il riferimento poi è stato per questo ultimo squarcio di Quaresima, con il riferimento al Vangelo di Lazzaro (proposto dalla liturgia odierna). Per volgere quindi lo sguardo alla Pasqua, che sarà vissuta «ancora nel distanziamento, che ci fa soffrire. Ma che, se vogliamo, non ci isola, anzi ci unisce». Da qui l’invito a vivere in famiglia i preziosi momenti della Settimana Santa, anche grazie al sussidio che sarà reso disponibile sul nostro portale e attraverso le celebrazioni a porte chiuse trasmesse dai media e da vivere nella comunione spirituale.
Il Vescovo ha anche anticipato alcune delle disposizioni imposte dall’emergenza coronavirus, già anticipate ai sacerdoti e che da lunedì saranno approfondite sul portale: dal divieto di distribuire rami di palme e ulivi, all’impossibilità di ricevere la confessione sacramentale.
Il Vescovo ha voluto ricordare anche l’impegno della Chiesa cremonese anche in questo momento di emergenza. Anzitutto grazie all’impegno dei sacerdoti nelle parrocchie, che continuano a garantire una preziosa presenza. E poi anche tramite alcune forme concrete di solidarietà e vicinanza: dal sostegno spirituale a distanza al servizio di sostegno psicologico dei consultori, dall’accoglienza dei sanitari in alcune strutture diocesane a specifiche raccolte fondi.
«La preghiera è la nostra forza», ha sottolineato il Vescovo prima di recitare la preghiera del Padre Nostro e impartire la benedizione.
«Vi auguro davvero, in queste circostanze, comunque, di vivere una bella, buona, profonda, feconda, settimana santa. E arrivederci a presto – ha concluso – come desideriamo tutti dal più profondo del cuore».