È giunto il momento di ultimare i lavori di restauro conservativo degli affreschi della basilica iniziati circa dieci anni fa. L’intervento riguarda l’ultimo lotto della cupola, decorato dall’artista Giovanni Moriggia negli anni 1851/1854, dei pennacchi (1846) e delle colonne. L’installazione dei ponteggi, che riguarderà proprio tutta la parte del presbiterio – dal pavimento al punto più alto del santuario (circa 54 metri) – sarà avviato già nelle prossime settimane.
“Per il montaggio dei ponteggi – spiega monsignor Amedeo Ferrari, rettore di Santa Maria del Fonte – ci vorrà almeno un mese perché si tratta di un’operazione complessa che deve tenere conto del peso che il pavimento deve sopportare. Sotto la zona interessata dal ponteggio c’è infatti il Sacro Fonte per cui sopra verranno montati dei pilastri d’acciaio per dar modo ai restauratori di salire sopra il tempietto del santuario e lavorare da una piattaforma. Cominciamo quanto prima poiché dobbiamo terminare i lavori nel tempo-limite (entro l’anno) stabilito dalla Regione Lombardia quando ci ha concesso il contributo di 150.000 euro con un bando del 2020”. Il resto della somma necessaria a coprire la spesa (250.000 euro circa), è a carico del santuario. I lavoro di restauro in basilica hanno già interessato, nell’ordine, la navata ovest, la navata est, il transetto sud ed il transetto nord l’anno passato. “Dagli affreschi –prosegue monsignor Ferrari-, principalmente va rimosso lo sporco accumulatosi nel corso degli anni. Alcuni hanno però subìto anche dei danni causati dalle infiltrazioni d’acqua dovute alle trombe d’aria che hanno colpito ripetutamente, negli ultimi tempi, Caravaggio e la Bassa Bergamasca. A breve annunceremo la ditta che ha ottenuto l’appalto”.
Qualche disagio ci sarà, ma la direzione del santuario garantisce che la struttura del ponteggio permetterà comunque di praticare la zona di intervento in tutta sicurezza.
Nella puntata del Giorno del Signore del 21 marzo l’intervista al prorettore don Cesare Nisoli