Domenica 19 settembre saranno due gli ingressi dei nuovi parroci in programma, entrambi nel pomeriggio. Il primo sarà alle 16 ad Arzago d’Adda (Bg) dove si insedieranno don Matteo Pini (in foto) e don Luigi Nozza, parroci in solido di “San Lorenzo” in Arzago d’Adda e “Santa Maria Immacolata” in Casirate d’Adda. Don Pini, originario di Regona di Pizzighettone, che sarà moderatore, ad Arzago prende il posto di don Enrico Strinasacchi (trasferito a Soresina come collaboratore parrocchiale), collaborando quindi con don Nozza, già parroco di Casirate.
La Messa di ingresso dei due parroci sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo (ore 16), preceduta da un breve corteo dall’oratorio Don Bosco alla chiesa parrocchiale, dove i sacerdoti saranno accolti dal saluto del sindaco Gabriele Riva. Al termine della celebrazione si terrà un momento di festa in oratorio.
In preparazione all’ingresso, giovedì sera, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Casirate, un incontro di preghiera con don Eugenio Trezzi, parroco di Pandino; ulteriore appuntamento la sera successiva, alla stessa ora ma nella parrocchiale di Arzago, guidato dal parroco di Vailate don Natalino Tibaldini.
Domenica 26 settembre il vescovo Napolioni sarà a Casirate, dove alle 18 presiederà la preghiera del Vespro nella chiesa parrocchiale: nell’occasione mons. Napolioni incontrerà i collaboratori parrocchiale. Anche in quel caso seguirà un momento di festa in oratorio.
Biografie dei nuovi parroci
Don Matteo Pini (in foto a sinistra), è originario della parrocchia di Regona di Pizzighettone. Classe 1974, , è stato ordinato il 14 giugno 2008. Laureato in Giurisprudenza, ha iniziato il proprio ministero come vicario parrocchiale a Pandino. Dal 2016 era vicario parrocchiale a Caravaggio. Ora il vescovo Napolioni l’ha scelto come parroco in solido e moderatore delle parrocchie di Arzago d’Adda e Casirate.
Don Luigi Nozza (in foto a destra), classe 1948, originario di Cassano d’Adda, è stato ordinato il 22 giugno 1974. È stato vicario a Mozzanica (1974-1983) e Castelleone (1983-1988). Nel 1988 è stato nominato parroco di Agoiolo. Nel 1993 il trasferimento a Pizzighettone, come parroco di San Bassano e dal 2001 anche di San Rocco, nella frazione di Gera. Dal 2004 era parroco di Casirate d’Adda, di cui ora sarà parroco in solido, così come per la parrocchia di Arzago.
Saluto di don Pini
Insieme – dice il vocabolario – è un avverbio che indica compagnia e unione, unità e compattezza, contemporaneità, simultaneità e reciprocità. Nel linguaggio matematico, con le sue sfumature a volte un po’ difficili da afferrare, l’insieme è composto da più elementi che hanno una caratteristica comune che li rende omogenei, e dunque capaci di stare, appunto, insieme.
Parto da qui, dal concetto di unione, di insieme, per pensare al cammino nuovo che sto per affrontare, alla strada che mi sta davanti.
Insieme con voi… perché mi inserisco, come vostro nuovo parroco, in un percorso che la vostra Comunità parrocchiale ha già iniziato: sarebbe sbagliato non tenere conto del cammino che avete già intrapreso, del solco che è già stato tracciato. Saremo insieme non per cambiare ciò che di buono è già stato fatto, ma per aggiungere qualche tessera a quel mosaico che ciascuno di noi è chiamato a comporre.
Insieme per voi… perché la presenza del prete in mezzo alla comunità ha senso solo se dettata dalla logica del servizio: agli anziani e agli ammalati, alle famiglie e ai giovani, senza dimenticare i più piccoli e i più fragili che il Vangelo predilige.
Insieme tra noi… dovremo cercare di essere un’unica comunità, favorendo l’unione di due realtà distinte, ma chiamate ad avere in comune un unico obiettivo: stare insieme per consolidare quei valori che ci identificano come Cristiani. Come raccontano gli Atti degli Apostoli: i Cristiani veri stanno insieme, condividono beni, idee, prospettive, e soprattutto il dono più grande, quel Pane spezzato che è vita per il mondo. Così sarà bello, e contagioso nel bene, se saremo insieme, tra preti che si stimano, tra credenti che sanno superare le differenze, tra uomini e donne che vogliono testimoniare con forza la gioia dell’unità.
Don Matteo