Attentati a Bruxelles: la vicinanza solidale dei Vescovi italiani nelle parole del segretario CEI Galantino

Le parole del segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino. Telegramma del segretario di Stato vaticano, a nome del Santo Padre, all’arcivescovo di Malines-Bruxelles.

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«Al dolore per le vittime e alla solidarietà con i famigliari si unisce la nostra ferma condanna, come Vescovi italiani, per questi attentati, che contribuiscono ad accrescere a tutti i livelli un clima di insicurezza e di paura. Questa tragedia ci ricorda tristemente come non ci siano posti sicuri e al riparo dal fanatismo, di qualsiasi matrice esso sia. In questi momenti tutti – non solo chi ha responsabilità di governo – ci chiediamo cosa fare, come reagire, come difenderci».

Così il segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, interpellato da alcune testate giornalistiche in merito agli attentati che hanno colpito Bruxelles.

«Certamente vanno confermate e rafforzate le misure di sicurezza già in atto – continua mons. Galantino –. Nel contempo, però, siamo convinti che esse da sole non possano risolvere ragionevolmente ed efficacemente questo dramma, come non potranno farlo le politiche di chiusura, i muri, il filo spinato».

«In un momento tanto difficile – conclude il segretario generale della CEI – dobbiamo tutti riflettere e intraprendere strade nuove, prima fra tutte quella dell’integrazione sociale e culturale, almeno per quanti si rendono disponibili. Come Vescovi riteniamo che sia questa la sfida che ci attende, convinti che da qui debba partire la reazione di tutti rispetto a questa “guerra mondiale a pezzi”, come l’ha definita Papa Francesco».

Anche Papa Francesco «condanna nuovamente la violenza cieca che provoca così tanta sofferenza» e implora a Dio «il dono della pace». Lo si legge nel messaggio di cordoglio per le vittime degli attentati terroristici a Bruxelles che il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato, a nome del Santo Padre, all’arcivescovo di Malines-Bruxelles, monsignor Jozef De Kesel.

«Prendendo conoscenza degli attentati a Bruxelles, che colpiscono molte persone, il Santo Padre Papa Francesco affida alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita e si unisce in preghiera con i loro cari. Esprime la sua più profonda solidarietà ai feriti e alle loro famiglie così come a tutti coloro che stanno lavorando nei soccorsi, chiedendo al Signore di portare loro conforto e consolazione nella prova. Il Santo Padre condanna nuovamente la violenza cieca che causa così tanta sofferenza e implorando da Dio il dono della pace, invoca sulle famiglie provate e sul popolo belga il beneficio delle benedizioni divine».

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