La semplicità di dire “sì” a ciò che Dio chiede, nella vita di tutti i giorni. Attorno a questo concetto vissuto dalla beata Sandra Sabattini, Stefano Vitali ha intessuto la sua testimonianza, giovedì 17 marzo, nel secondo appuntamento dei “Quaresimali a Soresina 2022”, organizzato dalla parrocchia di Siro.
Classe 1967, piglio simpatico e deciso, Stefano Vitali è stato prima segretario di don Oreste Benzi, poi presidente della provincia di Rimini. Come lui stesso si definisce, è padre di tanti figli che sono passati dalla sua Casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Una vita condivisa con la moglie Lolli e soprattutto, come scrive nel suo libro, vivo per miracolo. Al culmine della sua massima soddisfazione sia sul piano professionale che familiare, tanto da sentirsi “onnipotente”, scopre di avere un tumore al colon con metastasi già diffuse. È don Benzi, insieme alla moglie di Stefano, che decide di metterlo sotto la protezione di Sandra, una ragazza della sua stessa comunità, morta a 22 anni investita da un uomo in crisi di astinenza. Lei che, studentessa di medicina, aiutava e curava i giovani e le loro dipendenze.
Due vite, quella di Stefano e di Sandra, che si intrecciano nei pensieri e nelle preghiere del famoso prete “dalla tonaca lisa”. In tanti hanno pregato affinché Stefano guarisse e il miracolo, certificato dalla Chiesa, è avvenuto. Sandra è stata beatificata il 24 ottobre 2021.
Dopo un abbraccio con una collega il cui marito era appena spirato per tumore, Stefano si rende conto che il suo tempo deve essere impiegato affinché non vada sprecato. E ha invitato tutti i presenti in sala a fare lo stesso: «Il tempo è un regalo e non è necessario arrivare a ciò che ho sperimentato io per capirne il valore – ha spiegato Stefano –. Sandra l’ha impiegato per mettersi al servizio degli altri nella quotidianità di tutti i giorni: una vita semplice, un fidanzato, gli studi e l’impegno nel sociale e nella Chiesa. E il suo segreto è tutto lì. Nelle pieghe della normalità. Perché Dio, se lo si accoglie e ci si fida di Lui, anche senza far nulla di straordinario, ci dà la sua ricompensa».
Ora Stefano segue l’Ong dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, con cui viaggia per tutto il mondo. Restituire il tempo significa affidarsi anche quando non se ne capisce il perché, anche quando dire “sì” costa fatica.
«Così Sandra mi ha guarito – ha concluso Vitali –, ma non inteso nel fisico, inteso nel nuovo modo di affrontare la vita, nel mio nuovo modo di trovare la felicità e vivere la mia vocazione in maniera più radicale».
Il prossimo appuntamento dei Quaresimali sarà venerdì 25 marzo, guardando alla figura di Cristina Cella Mocellin, giovane mamma che sacrificò se stessa per salvare la gravidanza della sua terzogenita. Interverranno il marito Carlo Mocellin e Alberto Zaniboni, amico, compagno di studi e biografo di Cristina.
Laura Sivalli