Pomeriggio di pellegrinaggio giubilare, lunedì 23 maggio, per le comunità di Villastrada e Cavallara. Due pullman hanno raccolto i fedeli delle due parrocchie mantovane che, guidati dal parroco don Stefano Zoppi, alle 15.30 puntuali sono giunti a Cremona per varcare la Porta Santa della Cattedrale.
Lasciati i mezzi in via Platina, il gruppo è stato accolto in piazza S. Antonio Maria Zaccaria dal vescovo Antonio. L’occasione per un primo incontro personale.
Un centinaio i pellegrini di ogni età: c’erano i ministranti, i ragazzi della cresima con i catechisti, le famiglie e gli anziani.
Presente anche il diacono don Francesco Gandioli, che tra poche settimane sarà ordinato sacerdote. Vi è un particolare legame, infatti, tra lui e don Zoppi, che è stato suo insegnante di religione a Socino.
Il pellegrinaggio è quindi iniziato ufficialmente davanti alla Porta della Misericordia, dove il Vescovo ha aiutato a riflettere sul gesto che si stava per compiere: non un gesto magico, ma che deve essere accompagnato dall’impegno di ciascuno a cambiare il proprio cuore, diventando sempre più capace di perdonare. A immagine di un Dio che è Misericordia: cioè «amore folle, paziente, generoso di un Dio che bussa sempre alla porta del nostro cuore». «Lui che potrebbe passare a porte chiuse ovunque – ha detto il Vescovo – si ferma davanti alla porta del nostro cuore e bussa chiedendo di entrare».
Da qui dunque l’invito a entrare in Cattedrale con la disponibilità ad aprire le porte del cuore a Cristo, a volerlo incontrare davvero.
Varcata la Porta della Misericordia la prima tappa è stata presso l’acquasantiera. Seguendo quindi l’itinerario proposto ai fedeli che visitano la Cattedrale nell’anno giubilare, i pellegrini hanno preso posto nella navata centrale. Avvolti dai capolavori della Cattedrale, sono stati invitati dal Vescovo a pregare con gli occhi, passando «dallo stupore e dalla curiosità alla contemplazione».
Proprio mons. Napolioni, attraverso il ciclo cinquecentesco, ha aiutato a scorgere l’amore di Dio nella storia dell’uomo. E non è mancato neppure il riferimento al ministero del Vescovo, «che, come voi, si stupisce ogni giorno di quanto il Signore ci ama».
Il pellegrinaggio guidato dal Vescovo si è concluso con la professione del Credo. Poi l’itinerario giubilare è proseguito nelle successive tappe guidato dal parroco e con l’intervento del parroco della Cattedrale, mons. Alberto Franzini, che ha aiutato in particolare a comprendere il significato del Giubileo.
Un pomeriggio di preghiera, ma che è stato occasione anche per conoscere più da vicino la città di Cremona e in particolare la Cattedrale, con la piazza e il Torrazzo. Un esperienza che il maltempo non è riuscita a rovinare.