Un momento di condivisione della fede e di momenti sereni di convivialità e gioco si è svolto per le famiglie ucraine del territorio nel caldo pomeriggio di domenica 15 maggio presso la parrocchia di Sant’Ambrogio in Cremona.
La giornata di condivisione è iniziata nel pomeriggio di sabato con l’arrivo dei ragazzi degli scout Agesci del Cremona2 che si sono accampati nel prato della parrocchia e con un momento di testimonianza e condivisione serale insieme a un’avvocata ucraina giunta sul territorio parrocchiale col figlio già da un paio di mesi.
La domenica è iniziata con il pranzo preparato dalle donne ucraine e dagli scout in un menù condiviso nel verde prato della parrocchia: è stato infatti proposto il boršč, la tradizionale zuppa ucraina, insieme alla pizza, alla pasta e una fresca insalata.
Terminato il pranzo è quindi iniziato il momento di condivisione nel gioco anche per i bambini grazie all’animazione organizzata dagli scout del Cremona2: giochi insieme, trucchi, attività di bricolage e tanto divertimento per i più piccoli.
Il pomeriggio è stato anche occasione per celebrare la Messa in lingua ucraina grazie alla presenza di don Vasi Merchuk, che ha presieduto la lunga liturgia cantata secondo il rito cattolico orientale.
La liturgia in rito orientale in ucraino già si teneva mensilmente presso la Casa dell’accoglienza per permettere alla comunità ucraina presente nel cremonese di ritrovarsi nella preghiera: da quando sono arrivati i profughi è stato però ritenuto opportuno offrire la grande chiesa parrocchiale in modo da poter accogliere tutti.
La parrocchia di Sant’Ambrogio è diventato uno dei tanti luoghi di ospitalità per gli ucraini in città e in diocesi: anche qui sono ospitati alcuni dei 142 profughi fuggiti dall’Ucraina, di cui 64 sono minori. Questo incontro è stato il secondo organizzato presso questa parrocchia, dopo la celebrazione eucaristica nel pomeriggio di Pasqua: questi momenti sono un’occasione preziosa per potersi riunire tutti insieme, non solo nella liturgia, ma anche nella semplicità della convivialità e del gioco, che restituisce sorrisi e attimi di serenità ai più piccoli.
Ad oggi sono 24 le comunità in diocesi protagoniste dell’accoglienza, con 36 alloggi messi a disposizione, insieme alle raccolte alimentari e le diverse donazioni. Nella maggior parte dei casi chi è arrivato aveva già parenti sul territorio cremonese che lavorano in Italia da diversi anni.
Nell’animo dei presenti è stata tanta la speranza per la fine del conflitto, come è forte la fede nel Signore e la fiducia della protezione di Dio per i propri cari, il loro Paese e tutto il mondo intero.
Emergenza ucraina: 24 comunità protagoniste dell’accoglienza