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In cammino con la Madre della speranza: il pellegrinaggio alla Santa Casa apre il mese Mariano

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In cammino “verso la Madre, la patrona di Cremona, verso il santuario lauretano cittadino, al cuore della storia”. La chiesa di Cremona si è unita in pellegrinaggio, venerdì 2 maggio sera, dalla Cattedrale alla Santa Casa in Sant’Abbondio. È iniziato così il mese mariano, quest’anno più che mai significativo perché anno giubilare. “La Madre piena di grazia” ha così mostrato il suo volto di “Madre di speranza” come ha sottolineato il vescovo Antonio Napolioni nella sua riflessione che ogni anno si fa messaggio alla città, alla comunità civile oltre che a quella religiosa.

La celebrazione è iniziata in duomo, presenti accanto al vescovo, il capitolo della cattedrale, i sacerdoti della città e i seminaristi, oltre ad alcuni religiosi. Insieme ad una rappresentanza delle autorità cittadine (sindaco Andrea Virgilio in primis), numerosi i fedeli presenti uniti nella preghiera perché “la valle di lacrime possa tramutarsi in valle di speranza”, come ha suggerito Napolioni che ha velocemente ripercorso i conflitti sparsi nel mondo, dalla tragica situazione nella striscia di Gaza al dramma del Sud Sudan. “Siamo qui in preghiera con tutta la chiesa del mondo – ha spiegato il presule in cattedrale che attende dallo Spirito la scelta del nuovo Papa, che attende dalle scelte dei potenti, attraverso le testimonianze degli umili, di ritrovare le vie della pace”.

Poi la lettura di un brano del Vangelo di Giovanni per far memoria di “Cristo luce del mondo” e quindi l’accensione dei flambeaux con la fiamma del cero pasquale per ricordare che “ciascuno è riflesso della luce del Risorto”. Quindi la processione uscendo dal duomo ha percorso la piazza per illuminare le strade cittadine fino alla fedele ricostruzione, in Sant’Abbondio, della casa di Maria a Nazareth, voluta nel 1624 da Gian Pietro Ala. Il nobile prevedendo di non poter più viaggiare per le difficoltà legate all’età, fece erigere una struttura identica a quella di Loreto a fianco della chiesa di Sant’Abbondio e si adoperò perché la Madonna nera diventasse patrona della città. Protettrice di Cremona dunque da 400 anni, la Madonna nera è stata invocata attraverso la recita del rosario mentre i fedeli erano in cammino. Sono stati così ripercorsi i misteri incentrati sulle «case di Gesù»: da quella di Betlemme a quella di Nazareth, da Cafarnao per arrivare, attraverso la casa «di un tale» a quella dove Cristo ha celebrato la Pasqua. La preghiera è stata intervallata dai canti del coro Sicardo, guidato dal maestro Fulvio Rampi, che ha poi accompagnato il resto della celebrazione in Sant’Abbondio.

Qui il vescovo ha voluto dar voce a Papa Francesco attraverso la lettura e il commento di un passo della Bolla di indizione del Giubileo. Ha scritto papa Francesco: “La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita”. La Madonna dunque, ha ribadito mons. Napolioni, è “Madre di speranza nel realismo della vita” segnata spesso da dolori e ferite. E come lei, “madre che guarda al futuro del figlio” anche le comunità debbono guardare ad un futuro che sia ricerca del Bene comune. I cristiani “possano, come Maria, ripetere il loro sì di adesione al messaggio evangelico, ai piedi della croce”.

E come il Papa ha invitato i pellegrini a far soste di preghiera nei santuari mariani della capitale in occasione di questo Giubileo, anche Napolioni ha invitato a leggere la Santa Casa di Cremona come “un luogo di riferimento, di unità dove si possa ripartire per guardare avanti con fiducia e immensa gratitudine”.

Al termine della riflessione il vescovo con i sacerdoti e il sindaco si è recato nella Santa Casa per omaggiare Maria con un mazzo di fiori (lei che “è il più bel fiore”), con l’incenso, che salendo al cielo porta con sé le preghiere dei fedeli e un cero, segno della presenza dei credenti accanto a Maria.

La serata si è chiusa con una solenne benedizione e l’auspicio che “Si dilati – così ha detto il vescovo – la speranza di ciascuno e si moltiplichino i segni della carità”.

 

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Rosarianti e Fortes in fide, festa della gratitudine in Seminario

 

La giornata delle e degli appartenenti ai gruppi “Rosario Perpetuo” e “Fortes in Fide” in Seminario a Cremona è sempre una festa. Si tratta di un appuntamento fisso che normalmente si celebra il 25 aprile, ma che quest’anno, a causa della coincidenza con il giubileo degli adolescenti a Roma, si è deciso di posticipare al 1 maggio.

Già nel primo pomeriggio dal portone del Seminario spalancato hanno iniziato ad entrare nel cortile centrale piccoli gruppetti provenienti dalle diverse parrocchie della nostra diocesi: sono persone che con fedeltà e generosità si incontrano abitualmente per pregare per le vocazioni e per il Seminario.

Dopo l’accoglienza, due chiacchiere e un caffè ci si è spostati in chiesa per il Rosario e successivamente per la Santa Messa presieduta dal vescovo Napolioni e concelebrata dai formatori del Seminario.

Nell’omelia il Vescovo Antonio ha spronato tutti a non ridurre il tema della vocazione ad una questione numerica, ma ad avere semmai uno sguardo attento verso i ragazzi e le ragazze che vivono tra noi, per accompagnare la loro crescita umana e cristiana verso quella che sarà la loro strada, perché ogni vocazione è importante. Il ministero presbiterale, la vita religiosa, il cammino matrimoniale sono tutte vocazioni complementari tra loro che edificano la Chiesa nella sua bellezza e ricchezza.

Dopo la messa i gruppi si sono trasferiti presso il refettorio per condividere un gioioso momento di convivialità, con giochi e musica, animato dai seminaristi.

Un ringraziamento è fondamentale a tutti i partecipanti; fa riflettere sapere che c’è qualcuno che stabilmente prega per tutti i seminaristi senza neppure conoscerli personalmente: crediamo che il nostro cammino sia sostenuto in maniera misteriosa ma determinante dalla preghiera di queste persone che, insieme alle comunità monastiche contemplative, costituiscono il polmone della Chiesa di oggi e di domani.

Gabriele Donati




“Nel tuo nome l’arte parla di comunità”: anche a Cremona il progetto nazionale promosso in occasione del Giubileo 2025

In occasione del Giubileo 2025 il Polo museale della Diocesi di Cremona partecipa al progetto nazionale Nel tuo nome l’arte parla di comunità, promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni ecclesiastici e condiviso con le Diocesi di tutta Italia. Il cuore del progetto è la mostra giubilare diffusa, un grande percorso culturale e spirituale che si sviluppa in tutto il territorio italiano, coinvolgendo centinaia di realtà diocesane. Attraverso opere d’arte, oggetti sacri, manoscritti antichi e testimonianze della devozione popolare, ogni comunità locale racconta la propria identità e il proprio cammino di fede.

Il programma si aprirà con lo svelamento dell’altare di San Michele in Cattedrale, mercoledì 7 maggio alle ore 11.00. Da quel momento i fedeli e i visitatori potranno ammirare, nel transetto nord del Duomo, gli antichi affreschi dell’altare di S. Michele, con al centro L’Incoronazione della Vergine di Bonifacio Bembo di metà ‘400, e un’antica raffigurazione di Sant’Omobono, patrono della città e della Diocesi. Gli affreschi, solitamente celati dalla tela di Giulio Campi che rappresenta l’arcangelo S. Michele, torneranno eccezionalmente visibili grazie al contributo della famiglia Zucchi, che già nel 2007 aveva finanziato il restauro della preziosa opera grazie all’impegno di Vito Zucchi, in occasione del 60° anniversario dell’azienda Oleificio Zucchi, come dono alla comunità.

A questa nuova apertura si affianca, un percorso espositivo che mette in dialogo, nel segno del dono e della figura del Santo patrono, l’affresco dell’altare di San Michele con la grande tela di Giulio Campi, La carità di San Omobono, custodita nel percorso del Museo Diocesano di Cremona.

Sempre nell’ambito del progetto Nel tuo nome l’arte parla di comunità, accanto alla tela del Campi, grazie alla collaborazione con l’Atelier Ticonzero di Cremona, i Musei della Diocesi di Cremona ospiteranno anche l’esposizione delle opere di Other Vision, progetto site specific realizzato dagli autori neurodivergenti nell’ambito dell’attività dell’associazione cremonese. Le opere saranno svelate negli spazi espositivi del Museo Diocesano in dialogo con la collezione permanente giovedì 5 giugno, dalle 18.00 alle 19.30 e proporranno nuove prospettive visive sul tema della carità e dell’inclusione, stimolando il pubblico a superare i propri confini percettivi e culturali.

Ticonzero, insieme al Museo Diocesano di Cremona, propone inoltre due cicli di laboratori creativi, attività per famiglie e workshop.

L’iscrizione ai laboratori è obbligatoria scrivendo a info@museidiocesicremona.it o chiamando il numero 0372-495082. Per tutte le informazioni sui laboratori è possibile visitare la pagina dedicata sul sito www.museidiocesicremona.it.




La speranza per un pianeta nutrito: le Università cattoliche affrontano la sfida

Nell’ambito dell’Iniziativa di Ateneo sulla Speranza nell’anno giubilare promossa  dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali organizza il 5 e 6 maggio prossimi, presso il Campus di Cremona, il Colloquio Scientifico La speranza per un pianeta nutrito: quale agenda per le università cattoliche?

L’evento, che si aprirà lunedì 5 maggio alle ore 14, alla presenza, tra gli altri, del Rettore Elena Beccalli e di Mons. Carlo Maria Polvani, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, intende promuovere un dialogo multidisciplinare e transdisciplinare all’interno della comunità universitaria in Europa e Africa, in stretta connessione con associazioni e istituzioni nazionali e internazionali.

Ad illustrarne gli obiettivi è Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: «Per accogliere attivamente i temi del Giubileo 2025 Spes non confundit e promuovere un Cammino di Speranza, la nostra facoltà, in collaborazione con la FUCE e con la Fondazione Gravissimum Education del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, lancia un’iniziativa per rafforzare la collaborazione tra le università cattoliche per affrontare una delle sfide più urgenti al mondo: ridurre la malnutrizione, che continua a colpire una parte significativa della popolazione globale».

E se i dati più recenti della FAO rivelano che, nell’ultimo decennio, a soffrire la fame è il 9% della popolazione globale, con punte che superano il 20% in Africa, va ricordato che «le iniziative di ricerca e istruzione superiore che mirano a trovare soluzioni per ridurre l’impatto della malnutrizione sono diffuse all’interno delle comunità accademiche, in particolare nelle università cattoliche, dove la promozione del bene comune è parte centrale della loro missione» precisa Cocconcelli, che conclude: «Come università cattoliche, crediamo che dotare le giovani generazioni di competenze scientifiche e tecniche avanzate, unite a una profonda visione etica, possa formare la futura generazione di leader locali e globali in grado di affrontare una sfida così grande».

L’evento si svolgerà in lingua inglese e verrà tradotto simultaneamente in italiano.

Sempre lunedì 5 maggio alle ore 18.00 presso la Cattedrale S. Maria Assunta, il vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni celebrerà la Santa Messa aperta a tutta la comunità accademica e cittadina.

 




Giubileo dei lavoratori: «Signori e profeti di un lavoro più giusto contro la corrente inquinata di un mondo mercantile e finanziario»

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«Ora tocca anche a noi, a ciascuno di noi, anche chi ha i capelli bianchi e ha bisogno del bastone, dare testimonianza fino in fondo di ciò che è essenziale: essere un signore e profeta del lavoro umile, onesto, libero». Sono parole forti, un’esortazione accorata all’impegno e alla ricerca di una solidarietà reciproca quelle pronunciate da monsignor Antonio Napolioni a concludere il Giubileo dei Lavoratori celebrato mercoledì 30 aprile al Santuario della Fontana di Casalmaggiore. Un appuntamento promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona, in occasione della Festa dei Lavoratori, e dedicato proprio al mondo del lavoro e al valore dell’attività umana per la costruzione del bene comune. 

A partire dal titolo Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza, l’annuale incontro il cui invito era rivolto a operai, impiegati e dipendenti insieme anche a imprenditori e liberi professionisti, si è svolto in due grandi momenti. Accompagnato dall’incaricato dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro Eugenio Bignardi, il vescovo ha visitato l’azienda Eurotessuti, incontrando i titolari Michela e Matteo Formica insieme ai dirigenti e al personale. Tra gli scaffali pieni di rotoli e i macchinari di lavorazione dei materiali tessili, monsignor Napolioni ha ascoltato il racconto della storia e l’attività imprenditoriale dell’azienda. Erano presenti anche il parroco delle UP di Casalmaggiore, Vicoboneghisio, Cappella e Camminata don Claudio Rubagotti, il sindaco del comune maggiorino Filippo Bongiovanni, il vicepresidente della Provincia di Cremona Luciano Toscani, la presidente provinciale delle Acli cremonesi Valeria Patelli e il console provinciale della Federazione nazionale Maestri del lavoro Guido Tosi, accompagnati da rappresentanti del mondo associativo e di categoria. 

«Abbiamo voluto organizzare questo momento di incontro con i lavoratori in un clima di familiarità e informalità» ha detto Bignardi nel ringraziare l’azienda per l’accoglienza e i partecipanti. «Lo scopo è di camminare da un luogo di lavoro verso un luogo dove incontrare chi ci dà speranza». Infatti, prendendo l’immagine del converter, monsignor Napolioni ha terminato il tour dell’azienda ricordando come il Giubileo «è il tempo del cambiamento, per rilanciare la possibilità di una vita nella pace e nella giustizia; un’urgenza drammaticamente attuale». Poi il gruppo si è incamminato, in un breve pellegrinaggio, verso l’ingresso del Santuario della Fontana e ha varcato la soglia di una delle chiese giubilari in diocesi, prima di fermarsi in un momento di approfondimento e ascolto sui temi di attualità legati alla dimensione lavorativa, con gli interventi di Patelli e Tosi. Poi è seguita la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo assieme ai sacerdoti e ai frati Cappuccini guidati da padre Fabrizio Dell’Acqua. 

Durante l’omelia, monsignor Napolioni ha così riflettuto a partire dalle testimonianze e dal Vangelo, nel quale «la Parola di Dio vuole che tutti siano signori e profeti del lavoro». Dal momento che il Dominus «ci ha fatto a sua immagine e tratta con gentilezza, saggezza, umanità le sue creature», il vescovo si è interrogato dunque su cosa significhi essere “signore”, anche nel linguaggio comune, nella vita lavorativa e personale; sia per l’imprenditore sia per l’operaio o il contadino. «La signoria di Dio risplende nella signoria dei suoi figli. Allora far bene le proprie cose, il proprio mestiere, come un pezzetto nella catena di montaggio, alimenta la fiducia e porta un po’ di bene al prossimo». Un processo di costruzione di un ambiente di vita e di lavoro, tuttavia, oggi compromesso non solo «da una sfiducia serpeggiante, come se tutti fossimo potenziali criminali», ma anche da logiche di mercato e di consumo sempre più esasperate. Anche sui lavoratori stessi. «Se non ci si mette d’accordo, se non c’è solidarietà, se non si ricostruisce un patto tra le nazioni, tra i popoli, tra i vari poteri, vi è la legge del più forte: la legge del pescecane». La signoria di Dio, secondo il vescovo, «è nelle piccole cose fatte da uomini e donne che risplendono della sua stessa luce». Qualcosa di «scandaloso», come fu il Cristo disprezzato dal suo popolo. «E andare fino in fondo in questa nostra vocazione costa. Perché significa andare contrari alla corrente, perché la corrente di questo mondo mercantile e finanziario è inquinata». Eppure, nonostante gli infortuni e i morti sul lavoro, gli stipendi sempre più ridotti, il precariato e la cura dell’ambiente lavorativo, «è nei cristiani, nei lavoratori, negli imprenditori osare con coraggio dire la verità che gli viene da Dio», ha concluso il vescovo. «Non mollano, nello stile con cui operano». Il Giubileo dei Lavoratori, insomma, «serve a ritrovare quella forza, quella speranza per un cammino in salita ma che ha come vetta la piena realizzazione della nostra umanità». Fino all’appello finale ad essere «signori e profeti» di un lavoro più giusto, inclusivo e carico di speranza.

 




“Egli è il Signore di tutti”, per una nuova attenzione pastorale nei confronti delle persone LGBT+

Pastorale con le persone LGBT+: il 6 e il 16 maggio le prime iniziative.

Prendono avvio anche in diocesi di Cremona i primi passi dell’attenzione pastorale suggerita dalla Consulta regionale lombarda per la Pastorale della famiglia nei confronti delle persone LGBT+, a seguito dell’ascolto di testimonianze sofferte e del dialogo sviluppato a livello regionale e di Chiese locali. Negli ultimi mesi si è sviluppato un confronto, nella ricerca di strade nuove di incontro e accoglienza per vincere pregiudizi e solitudini anche all’interno delle comunità cristiane e, nello stesso tempo, garantire attenzione e vicinanza alle famiglie che vivono con difficoltà l’orientamento sessuale dei propri figli. Ci chiediamo: come condividere un cammino di fede con questi fratelli e sorelle? Come sostenere la conoscenza e l’apertura delle comunità cristiane? Questi alcuni degli interrogativi e bisogni cui la Consulta regionale invita a guardare, in coerenza con il Magistero.

«La Chiesa conforma il suo atteggiamento al Signore Gesù che in un amore senza confini si è offerto per ogni persona senza eccezioni», scriveva Papa Francesco nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, il documento che ha ispirato la riflessione pastorale in regione. Lo stesso sguardo di comunione contrassegna anche le iniziative ora proposte nella Diocesi di Cremona, per le quali è stata scelta come titolo una significativa espressione degli Atti degli Apostoli: “Egli è il Signore di tutti”.

Sono due al momento le occasioni proposte dall’équipe diocesana, coordinata dall’Ufficio di pastorale familiare della Diocesi di Cremona, che si svolgeranno nel mese di maggio presso la parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio, in viale Concordia a Cremona.

Martedì 6 maggio, alle ore 21, un primo incontro formativo dal titolo “Identità di genere e orientamento sessuale: iniziamo a parlarne” è proposto alla comunità, in particolare agli operatori pastorali e a quanti manifestino sensibilità al tema. Emanuele Bellani, psicologo e presidente diocesano di Azione Cattolica, presenterà una relazione sul corretto uso dei termini che, spesso travisati o confusi, possono generare difficoltà nei tentativi di dialogo all’interno della comunità cristiana portando anche a incomprensioni e pregiudizi. Don Stefano Montagna, vicario dell’Unità pastorale Sant’Omobono e docente di Teologia morale, proporrà invece un approccio al tema a partire dall’antropologia cristiana e dal Magistero della Chiesa Cattolica.

Venerdì 16 maggio, sempre alle 21 presso la parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio, vi sarà un momento di preghiera comunitario guidato dal vescovo Antonio, per e con quanti soffrono a motivo di discriminazioni legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale, e per la promozione di uno stile di fraternità realmente ispirato all’amore evangelico «offerto per ogni persona senza eccezioni».




La sera di lunedì 5 maggio in Cattedrale in preghiera per l’elezione del nuovo Papa

Con ancora nel cuore le tante manifestazioni di affetto per Papa Francesco, espresse in diverse occasioni di ricordo e preghiera a sia livello diocesano che nelle diverse comunità parrocchiali, la Chiesa cremonese si dà nuovamente appuntamento in Cattedrale insieme al vescovo Antonio Napolioni per pregare per l’elezione del nuovo Papa. L’appuntamento sarà la sera di lunedì 5 maggio, alle 21, nella Cattedrale di Cremona, con l’adorazione eucaristica guidata dal Vescovo.

L’evento si svolge in comunione con le altre diocesi italiane, chiamate a unirsi nuovamente in una comunione orante per elevare a Dio “ferventi orazioni perché illumini le menti degli Elettori e li renda concordi nello svolgimento del loro ufficio, sì che l’elezione del Romano Pontefice sia sollecita, unanime e giovi alla salvezza delle anime e al bene di tutto il popolo di Dio” (Ordo Rituum Conclavis, 19).

Nello stesso tempo l’Ufficio liturgico nazionale offre ai sacerdoti e alle comunità un sussidio liturgico con le indicazioni per la sede vacante, la preghiera per l’elezione del nuovo Papa e dopo la sua elezione.

Indicazioni liturgiche Sede vacante ed elezione nuovo Papa




Giubileo del mondo del lavoro il 30 aprile al Santuario della Fontana di Casalmaggiore

Il lavoro come una dimensione del vivere quotidiano, nel quale coltivare giustizia, inclusività e speranza. Questi i temi che saranno al centro dell’annuale incontro che la Diocesi di Cremona, attraverso l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, promuove in occasione della Festa dei Lavoratori. Una occasione che quest’anno si concretizza anche nell’ambito del Giubileo, con un appuntamento giubilare dedicato proprio al mondo del lavoro nel pomeriggio di mercoledì 30 aprile a Casalmaggiore, presso il Santuario della Madonna della Fontana, una della quattro chiese giubilari della diocesi.

Un’opportunità per rilanciare appelli di cura e promozione delle persone nei luoghi di lavoro, tenendo alta l’attenzione sul tema delle morti sul lavoro. E poi l’attività lavorativa come una scelta personale che riguarda anche la collettività, perché «non è solo un “fare qualcosa”, ma è sempre agire “con” e “per” gli altri, contribuendo alla costruzione del bene comune», sottolinea Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona. Che continua: «Vogliamo incontrarci per riflettere e pregare per riscoprire il valore profondo del lavoro. E lo faremo in particolare partendo dal messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata del 1° Maggio e dal Giubileo della Speranza che stiamo vivendo».

Il pomeriggio inizierà con la visita del vescovo Antonio Napolioni presso l’Eurotessuti di Casalmaggiore, incontrando la dirigenza e il personale, che vivranno poi un vero e proprio pellegrinaggio giubilare verso il Santuario della Fontana, poco distante dall’azienda.

Proprio sul sagrato del santuario alle 17.30 si svolgerà un momento di approfondimento con l’intervento della presidente provinciale delle Acli cremonesi, Valeria Patelli, e Guido Tosi, console provinciale della Federazione nazionale Mestri del lavoro. Seguirà quindi alle 18 la Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni in Santuario.

All’appuntamento giubilare presso il Santuario della Fontana è invitato l’intero mondo del lavoro: operai, impiegati e dipendenti insieme anche a imprenditori e liberi professionisti, così come le rappresentanze del mondo associativo e di categoria.

Chiunque voglia partecipare all’incontro, come privato o come rappresentante della propria organizzazione, può comunicarlo via e-mail all’indirizzo e-mail sociale@diocesidicremona.it.

«La tutela, la difesa e l’impegno per la creazione di un lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale costituisce uno dei segni tangibili di speranza per i nostri fratelli», conclude Bignardi citando la bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit.

 

 

Primo maggio, Cei: “Il lavoro umano è la chiave essenziale di tutta la questione sociale”




Venerdì 2 maggio a Cremona la processione lauretana ad apertura del mese mariano

Si svolgerà nella serata di venerdì 2 maggio il tradizionale pellegrinaggio cittadino al Santuario lauretano, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio, ad apertura del mese di mariano. L’appuntamento è fissato per le ore 21 in Cattedrale.

Da qui si snoderà la processione con i flambeaux che percorrerà piazza del Comune, largo Boccaccino, via Mercatello, corso Mazzini, corso Matteotti, vicolo Lauretano e piazza S. Abbondio.

La preghiera mariana sarà guidata dal vescovo Antonio Napolioni e vedrà la presenza del Capitolo della Cattedrale e, insieme alle proprie comunità, i sacerdoti della zona pastorale 3, in veste e cotta e stola bianca (personale da portare).

Ad accogliere vescovo e pellegrini nella chiesa di Sant’Abbondio sarà il parroco don Andrea Foglia.

Conclusa la preghiera del Rosario il vescovo terrà l’omelia. Quindi, al canto del Magnificat, accompagnato dai sacerdoti presenti, monsignor Napolioni si recherà all’interno del santuario per l’omaggio alla Madonna Nera.

Al termine della celebrazione anche tutti i fedeli potranno accedere alla Santa Casa e sostarvi in preghiera.

L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva dalle 21 su CR1 (canale 19) e in streaming sui canali web e social della Diocesi.

 

L’origine del Santuario

Nel 1625 il Consiglio Generale di Cremona decretò che la città fosse posta sotto la protezione della Vergine Lauretana di S. Abbondio. L’anno precedente, per volere del giureconsulto Gian Pietro Ala, si iniziò la costruzione del santuario riproducendo la Santa Casa custodita a Loreto. Nel 1630 l’effige della Vergine Lauretana fu portata per le vie della città in una grande processione in cui si invocò la sua protezione per la liberazione dalla peste. Risale al 1634 la prima incoronazione della statua; il 17 agosto 1732 si svolse un’altra importante celebrazione quando il Capitolo Vaticano la incluse tra le Madonne riconosciute come “coronate”.




Castelverde, il 3 e 4 maggio la festa del volontariato nel parco della Fondazione Redentore

Mancano pochi giorni alla terza edizione della “Festa del Volontariato” di Castelverde che si terrà  sabato 3 e domenica 4 maggio nella splendida cornice del parco della Fondazione “Opera Pia Ss.  Redentore” in via Gardinali 15. La manifestazione è promossa da tutte le associazioni di volontariato del paese – Pro Loco, Avis,  Aido, Auser, San Vincenzo – con il patrocinio del Comune, la collaborazione dell’unità pastorale  “Madonna della Speranza” e il supporto tecnico e logistico dell’Opera Pia. 

La kermesse avrà inizio sabato 3 maggio, alle ore 16, con una singolare sfilata di moda: alcuni ospiti  di RSA e RSD indosseranno abiti forniti dalla sartoria sociale “Un filo pazzesco” che fa capo alla cooperativa gruppo Gamma di Cremona. Ad impreziosire l’evento le musiche del “Duo Diamanti”  formato da Jacopo Sgarzi e Marta Cataldi. 

Alle 18, nel salone di ingresso della palazzina uffici della Fondazione, il dottor Davide Iacchetti,  psichiatra e formatore del Centro Sportivo Italiano, rifletterà sul valore del volontariato per le nuove  generazioni: l’appuntamento è promosso da Aido gruppo intercomunale di Castelverde e dall’Avis di  Castelverde. Alle 19.30 un aperitivo preparato dalla Conferenza di San Vincenzo, nel cortile esterno  della Fondazione, concluderà la prima giornata. 

La mattinata di domenica 4 maggio si aprirà con la celebrazione eucaristica, alle ore 10.30 nel grande  parco, animata dal coro giovanile dell’unità pastorale “Madonna della Speranza” di Castelverde.  Seguirà il conferimento del premio “Valerio Farina” istituito dall’Opera Pia e destinato ad una  persona che si è particolarmente distinta nel campo del volontariato e del bene comune. Valerio  Farina, prematuramente scomparso a 43 anni nel 1991, oltre ad essere stato indimenticato presidente  dell’Opera Pia (1988-1991) ha ricoperto molti incarichi a livello civile e ecclesiale. Cultore di storia  locale ha lasciato un segno indelebile nella comunità castelverdese.

«Con questo premio – commenta  l’attuale presidente don Claudio Rasoli – vogliamo tenere viva la memoria di questo insigne  concittadino, laico cristiano, che tanto ha dato al nostro paese e alla Fondazione e dall’altra parte desideriamo premiare quelle persone che ancora oggi credono nel bene comune e si impegnano  quotidianamente a favore di tutti». 

Alle 11.45, all’ingresso della RSA, si svolgeranno due momenti altamente significativi dato che  coinvolgeranno gli alunni dell’istituto comprensivo “Ubaldo Ferrari”: sarà inaugurata la panchina  gialla – pitturata proprio dai ragazzi – simbolo della lotta contro il bullismo e il cyberbullismo e  saranno premiati gli studenti vincitori del contest “Creativa… mente. Disegna il logo della Festa del  Volontariato”. Agli eventi saranno presenti la dirigente scolastica, prof. Susanna Rossi, la  coordinatrice dei progetti prof. Chiara Bernardello oltre agli studenti coinvolti nelle diverse iniziative. Ricco e abbondante come sempre il pranzo preparato da Pro Loco (gnocchi al sugo, spiedo bresciano,  polenta, dolce) e che sarà consumato all’aperto a partire dalle ore 12.30: occorre iscriversi entro il 27  aprile telefonando a Gian Carlo Guindani (392 4772261), alla Pro Loco (353 4721858) e – solo per i  familiari e amici degli ospiti dell’Opera Pia – al centralino della Fondazione (0372-427016). 

Nel pomeriggio i prati si animeranno con i gonfiabili per i più piccoli, il laboratorio “l’albero dei  sogni” proposto dalla fattoria innovativa Ca’ Bianca e offerto da Avis Castelverde, la seconda  edizione della gara podistica “Corri con noi” promossa da Aido gruppo intercomunale di Castelverde e dedicata ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria ai quali sarà abbinato un ospite della  Fondazione, il punto di ristoro e lo spazio libri a cura degli oratori dell’unità pastorale e il carretto dei  gelati di Gelatosità. 

Alle 15.30 nell’area spettacoli si esibirà il gruppo “Carlo Cùdega e i leòn del dòm” che propone canti  in vernacolo cremonese. Sei gli artisti sul palco: Augusto Bagnoli (voce), Loris Braga (piano e voce),  Pierpaolo Vigolini (chitarra e voce), Giancarlo Agosti (contrabbasso), Beppe Corbari (clarinetto e  sax) e Ludovico Russo (percussioni). Sempre alle 15.30, ma nello spazio libri, si terrà la presentazione  del libro “Il muro del maratoneta. La corsa come stile di vita”. Il critico letterario Claudio Ardigò  dialogherà con l’autore dottor Claudio Merlini, educatore e pedagogista. 

Alle 17.30 arriverà Capitan Ventosa, uno degli inviati di Striscia la Notizia più amato dai bambini e  ragazzi. Lo show-man premierà i vincitori della gara podistica ed estrarrà i biglietti della Grande  Lotteria dell’Opera Pia. 

Come ormai è tradizione nella giornata di domenica la Fondazione si animerà con il mercatino  dell’hobbistica e gli stand delle varie associazioni di volontariato: oltre a quelli locali saranno presenti  anche la Protezione civile di San Bassano, Lions Club di Casalbuttano, il “Fiocco” di Casalbuttano, SIAMONOI e UNITALSI. Nell’atrio della Fondazione invece saranno esposti tutti gli elaborati che  hanno partecipato al concorso per la realizzazione del logo della Festa del Volontariato 2025 oltre  che a degli straordinari automodelli statici in scala 1/8 di Pierluigi Gapolli. 

«L’intento di questa manifestazione – commenta il presidente della Fondazione Redentore don  Claudio Rasoli – è quello di risvegliare l’attenzione sul valore del volontariato, della gratuità,  dell’impegno per il bene comune, ma anche per cementare, ancora di più, il dialogo e la  collaborazione tra le diverse associazioni che arricchiscono il panorama sociale di Castelverde. Sarà  anche l’occasione per ammirare parte gli esterni delle palazzine della RSA e della RSD rimesse a  nuovo – compresi gli infissi – dopo i lavori di efficientamento energetico e sismico e per godere del  nostro meraviglioso parco che in primavera è ancora più bello. Un particolare ringraziamento va a  tutte le associazioni di Castelverde che stanno collaborando in modo davvero encomiabile per la  riuscita di questa terza edizione, all’amministrazione comunale sempre attenta e disponibile e alle  tante istituzioni coinvolte. Tanta gratitudine va ai nostri sponsor: Samec – Costruzioni meccaniche,  Garavelli lavorazioni agricole c/terzi, RisingCoop, RGM – Elettrotecnica Industriale, Rextaura – progetti e ristrutturazioni. Un pensiero riconoscente va anche agli amici Palmiro, Mauro e Massimo  Fanti di Fantigrafica per il costante e generoso supporto».