Università Cattolica con AIRC per sostenere la ricerca e la prevenzione nella lotta ai tumori
Una prevenzione efficace parte dalla conoscenza. Questo il concetto chiave emerso con chiarezza durante l’incontro ospitato nell’Aula Magna del campus di Santa Monica a Cremona e organizzato dalla Fondazione Airc in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ambito dei “Giorni della ricerca” sul tema “Facciamo prevenzione per difendere la nostra salute”.
In apertura di serata, moderato dalla giornalista Cristina Coppola, i saluti istituzionali del sindaco Andrea Virgilio che ha espresso l’importanza di portare la dimensione della cura al centro del dibattito pubblico. Dopo un sintetico bilancio dei risultati ottenuti dalla Fondazione snocciolato da Caterina Caldonazzo, volontaria e consigliera di Airc Lombardia, gli interventi di Matteo Burgazzoli, vicedirettore del campus di Cremona e di Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della ricerca nella progressione della conoscenza, anche se «a volte il trasferimento del sapere è complicato. Per questo è fondamentale che esistano associazioni come AIRC, che agiscano da facilitatori, per avvicinare mondo della scienza e cittadini».
Come ridurre le probabilità di sviluppare un tumore? È stato questo il primo stimolo lanciato agli ospiti, ma «una dieta anticancro, purtroppo non esiste» precisa la professoressa Margherita Dall’Asta , nutrizionista e docente di Scienze degli alimenti della Cattolica, ma nella prevenzione, la corretta alimentazione gioca un ruolo chiave e la scelta migliore in senso preventivo è la dieta mediterranea «che tutti conosciamo, ma in pochi praticano concretamente».
Le scelte virtuose ci possono fare, ma spesso non le facciamo. Il perché lo ha spiegato brevemente la professoressa Guendalina Graffigna psicologa dei consumi della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, che ha esplorato il concetto di “engagement” in salute, evidenziando l’importanza di coinvolgere attivamente le persone nei comportamenti preventivi: «Il fantasma della diagnosi spesso paralizza, generando un’ansia preventiva che ostacola la prevenzione, che invece è fondamentale». Graffigna ha parlato delle sfide che molti affrontano nell’aderire agli screening e nel modificare abitudini consolidate, invitando a riflettere su come sia possibile superare queste barriere attraverso strategie mirate e comunicazione efficace.
Stefano Crippa, ricercatore AIRC presso all’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha condiviso la sua esperienza nel campo dell’oncologia pancreatica. Con passione e competenza, ha illustrato i progressi della ricerca e l’importanza dei finanziamenti per sostenere progetti innovativi. La sua testimonianza è stata particolarmente significativa per Cremona, una città che ha vissuto da vicino la battaglia contro il cancro, ricordando figure come Gianluca Vialli e l’impatto che la malattia può avere sulla comunità.
Giacomo Gentili, atleta delle Fiamme Gialle e argento olimpico a Parigi 2024, ha portato una ventata di energia raccontando carriera sportiva e salute vadano di pari passo con una missione: spingere i giovani a praticare sport. Con grande emozione, Giacomo ha poi condiviso la sua esperienza personale, ricordando Filippo Mondelli, un compagno di squadra scomparso prematuramente: «Era un atleta come me, un campione, un supereroe. La malattia lo ha portato via in meno di due anni».
Presenti all’evento, anche i volontari di Airc con gli stand dedicati alla raccolta fondi con un’anteprima dei cioccolatini della ricerca che sabato 9 novembre saranno disponibili in 2.000 piazze italiane a fronte di una donazione di 15 euro.