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Università Cattolica con AIRC per sostenere la ricerca e la prevenzione nella lotta ai tumori

Una prevenzione efficace parte dalla conoscenza. Questo il concetto chiave emerso con chiarezza durante l’incontro ospitato nell’Aula Magna del campus di Santa Monica a Cremona e organizzato dalla Fondazione Airc in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ambito dei “Giorni della ricerca” sul tema “Facciamo prevenzione per difendere la nostra salute”.

In apertura di serata, moderato dalla giornalista Cristina Coppola, i saluti istituzionali del sindaco Andrea Virgilio che ha espresso l’importanza di portare la dimensione della cura al centro del dibattito pubblico. Dopo un sintetico bilancio dei risultati ottenuti dalla Fondazione snocciolato da Caterina Caldonazzo, volontaria e consigliera di Airc Lombardia, gli interventi di Matteo Burgazzoli, vicedirettore del campus di Cremona e di Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della ricerca nella progressione della conoscenza, anche se «a volte il trasferimento del sapere è complicato. Per questo è fondamentale che esistano associazioni come AIRC, che agiscano da facilitatori, per avvicinare mondo della scienza e cittadini».

Come ridurre le probabilità di sviluppare un tumore? È stato questo il primo stimolo lanciato agli ospiti, ma «una dieta anticancro, purtroppo non esiste» precisa la professoressa Margherita Dall’Asta , nutrizionista e docente di Scienze degli alimenti della Cattolica, ma nella prevenzione, la corretta alimentazione gioca un ruolo chiave e la scelta migliore in senso preventivo è la dieta mediterranea «che tutti conosciamo, ma in pochi praticano concretamente».

Le scelte virtuose ci possono fare, ma spesso non le facciamo. Il perché lo ha spiegato brevemente la professoressa Guendalina Graffigna psicologa dei consumi della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, che ha esplorato il concetto di “engagement” in salute, evidenziando l’importanza di coinvolgere attivamente le persone nei comportamenti preventivi: «Il fantasma della diagnosi spesso paralizza, generando un’ansia preventiva che ostacola la prevenzione, che invece è fondamentale». Graffigna ha parlato delle sfide che molti affrontano nell’aderire agli screening e nel modificare abitudini consolidate, invitando a riflettere su come sia possibile superare queste barriere attraverso strategie mirate e comunicazione efficace.

Stefano Crippa, ricercatore AIRC presso all’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha condiviso la sua esperienza nel campo dell’oncologia pancreatica. Con passione e competenza, ha illustrato i progressi della ricerca e l’importanza dei finanziamenti per sostenere progetti innovativi. La sua testimonianza è stata particolarmente significativa per Cremona, una città che ha vissuto da vicino la battaglia contro il cancro, ricordando figure come Gianluca Vialli e l’impatto che la malattia può avere sulla comunità.

Giacomo Gentili, atleta delle Fiamme Gialle e argento olimpico a Parigi 2024, ha portato una ventata di energia raccontando carriera sportiva e salute vadano di pari passo con una missione: spingere i giovani a praticare sport. Con grande emozione, Giacomo ha poi condiviso la sua esperienza personale, ricordando Filippo Mondelli, un compagno di squadra scomparso prematuramente: «Era un atleta come me, un campione, un supereroe. La malattia lo ha portato via in meno di due anni».

Presenti all’evento, anche i volontari di Airc con gli stand dedicati alla raccolta fondi con un’anteprima dei cioccolatini della ricerca che sabato 9 novembre saranno disponibili in 2.000 piazze italiane a fronte di una donazione di 15 euro.




Il programma delle celebrazioni della solennità di sant’Omobono in Cattedrale

Sarà come sempre nella Cattedrale di Cremona il clou delle celebrazioni della solennità di sant’Omobono, patrono della città e della diocesi di Cremona. Anche nei giorni della festa patronale la Cattedrale sarà aperta come consueto con orario continuato dalle 7.30 alle 19, con la possibilità per i fedeli di accedere alla cripta dove sono conservate le spoglie del santo, con l’afflusso dei pellegrini che sarà garantito dal servizio d’ordine dei volontari dell’Associazione nazionale carabinieri di Cremona.

Le celebrazioni si apriranno ufficialmente martedì alle 17.30 con il canto dei Primi Vespri alla presenza del Capitolo, cui seguirà alle 18 l’Eucaristia.

Mercoledì le Messe in Cattedrale saranno alle 8, alle 10.30 e alle 18.

Il solenne pontificale delle 10.30, presieduto dal vescovo Antonio Napolioni, sarà preceduto alle 10.15 in cripta dal tradizionale omaggio dei ceri da parte dell’Amministrazione comunale.

A caratterizzare la celebrazione presieduta dal vescovo anche un altro gesto della tradizione: durante l’offertorio una rappresentanza dell’Associazione artigiani della provincia di Cremona consegnerà simbolicamente al vescovo alcune stoffe, insieme a un’offerta da destinare alla Caritas diocesana, in onore del sarto cremonese venerato come proprio patrono.

Ad animare la Messa sarà il Coro della Cattedrale, diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo Mascioni il maestro Fausto Caporali. Il servizio liturgico sarà affidato agli studenti di Teologia del Seminario diocesano sotto la direzione del cerimoniere vescovile don Matteo Bottesini.

L’intero evento, a partire dalle 10.10, sarà trasmesso in diretta televisiva su CR1 (canale 19) e sui canali web e social delle Diocesi.

Sempre il 13 novembre il vescovo Napolioni presiederà alle 17 il canto dei Secondi Vespri.

 

Gli orari e le celebrazioni della chiesa di S. Omobono nei giorni della festa patronale

Settimana della carità: il 16 novembre l’incontro diocesano degli operatori della carità




La Settimana della Carità con la San Vincenzo dell’Unità pastorale “Madonna della Speranza”: raccolte solidali e lotta alla violenza sulle donne

Dal 10 al 24 novembre la Conferenza di San Vincenzo dell’Unità pastorale “Madonna della Speranza” che comprende le parrocchie di Castelverde, Costa S. Abramo, Castelnuovo del Zappa, S. Martino in Beliseto e Marzalengo, celebrerà le Giornate della Carità.

In questi quindici giorni in fondo a tutte le chiese saranno collocati dei cesti dove i fedeli potranno depositare generi alimentari a lunga scadenza e prodotti per l’igiene personale che serviranno a sostenere le oltre trenta famiglie bisognose seguite dalla benemerita associazione che da oltre 100 anni si occupa di assistenza ai più bisognosi. «Ogni anno – spiega la presidente, Iole Nava – distribuiamo 500 pacchi viveri, aiutiamo a pagare utenze e affitti, interveniamo per l’acquisto di medicinali che il Sistema Sanitario non passa, ci attiviamo per il sostegno scolastico e non da ultimo, attraverso un attivo volontario della parrocchia, promuoviamo un doposcuola presso l’oratorio di Costa. Grazie all’ottima sinergia con il Comune, le associazioni del territorio e l’unità pastorale riusciamo a fare molto, ma i bisogni sono sempre tanti. Per questo in questi giorni – ma in realtà tutto l’anno – facciamo appello alla generosità dei castelverdesi».

Domenica 17 novembre, durante le celebrazioni eucaristiche, un rappresentante della San Vincenzo racconterà brevemente le attività svolta e gli obiettivi per il futuro, invitando i fedeli a donare prodotti, ma anche denaro: saranno allestiti dei banchetti con materiale illustrativo delle attività parrocchiali e diocesane.

«Da quest’anno – continua la Presidente – abbiamo pensato di affrontare anche temi legate alle nuove povertà che si affacciano prepotentemente sulla scena sociale. Martedì 12 novembre, alle 21, presso l’oratorio di Castelverde, abbiamo promosso un incontro sulla violenza alle donne, consapevoli che si tratta di un fenomeno in espansione che va arginato al più presto. Saranno con noi le responsabili di A.I.D.A. (Associazione Incontro Donne Antiviolenza): è una associazione fondata il 12 giugno 2001 da un gruppo di donne di Cremona con lo scopo di prevenire la violenza contro le donne e di diffondere la cultura del rispetto dell’altro. Questo Centro Antiviolenza è un luogo di ascolto, dove si offre aiuto alle vittime di molestie, abusi, maltrattamenti e violenze, sia in famiglia che nella società, nel rispetto della loro cultura, etnia, religione, restituendo loro autonomia, maggior senso di dignità e autostima».

Alla serata intitolata “Violenza contro le donne. Reagire si può!” interverranno la presidente, avvocato Elena Guerreschi, che approfondirà l’aspetto giuridico e la vicepresidente, prof. Simona Frassi, che invece si soffermerà più sull’aspetto sociale e culturale del tema. Modererà la serata don Claudio Rasoli, assistente ecclesiastico della San Vincenzo di Castelverde.

«Ci auguriamo – conclude la presidente Nava – che questo sia il primo di una serie di incontri di sensibilizzazione su temi importanti, su quelle nuove emergenze sociali che devono vederci tutti uniti e solidali. L’invito è aperto a tutti perché si tratta di un argomento che deve stare a cuore a tutti».




My Mentor, al via a Cremona la decima edizione del programma di mentoring dell’Università Cattolica

La numero dieci sarà l’edizione finora più ricca e speciale per My Mentor, il programma nato nella Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione d’Azienda – profilo General Management. My Mentor è un progetto che prevede l’abbinamento tra mentor, ossia professionisti affermati, spesso laureati dell’Università Cattolica, e mentee, cioè studenti interessati a ricevere consigli per il proprio orientamento professionale e la crescita personale, sulla base di specifiche aree di interesse.

«Negli ultimi dieci anni mi sono occupato dell’internazionalizzazione del sistema universitario per il nostro ateneo» racconta Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, nella gremita aula magna del campus di Santa Monica per il kick-off meeting dell’edizione 2024-2025, mercoledì 6 novembre. «Per farlo, da microbiologo molecolare che si occupa della sicurezza degli alimenti, ho dovuto studiare, imparare molto, e ho avuto l’opportunità di fare parte di alcune reti internazionali che si occupano dell’istruzione universitaria e di come questa evolve nel tempo». Il professor Cocconcelli usa questa premessa per spiegare che «nella formazione universitaria ci sono tre pilastri»: il primo è «la conoscenza», il secondo è «il saper fare». Il terzo è «quello più complesso», l’esperienza. «La student experience si ottiene mettendo in contatto gli studenti con il mondo reale» prosegue Cocconcelli. «Il progetto My Mentor ha anticipato le tendenze più recenti, ed è il miglior sistema per trasferire velocemente l’esperienza alle giovani generazioni. Per questo ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri studenti».

A Cremona sono state individuate 27 coppie mentor-mentee, suddivise tra la laurea magistrale in Innovazione e Imprenditorialità digitale (9), quella in Agricultural and Food Economics (13) e quella in Food Processing: Innovation and Tradition (5). A queste si aggiungono altri 88 abbinamenti mentor-mentee nel campus di Piacenza, per un totale di 115 coppie.

«My Mentor è una chicca dell’Università Cattolica, ed è nato proprio nella Sede di Piacenza-Cremona» racconta Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza. «Credo che il nostro ateneo debba investire sempre più in progetti come questo, perché abbiamo il dovere di inventare nuovi percorsi, affrontare nuove sfide e offrire sempre qualcosa di più agli studenti e alle loro famiglie. In questo senso, una decina di anni fa My Mentor è stato un progetto visionario. Proprio per questo siamo grati non solo a chi l’ha inventato, ma anche a chi lo porta avanti negli anni, al Servizio Stage e Placement, al Comitato scientifico di My Mentor, e a mentor e mentee. Se vogliamo mantenere l’altissima qualità che ci contraddistingue ormai da più di un secolo, è un preciso dovere proseguire su questa strada».

«Quella che sta per iniziare sarà un’edizione davvero importante» commenta Fabrizio Capocasale, coordinatore del programma, che ha moderato il kick-off meeting. «Quest’anno tra i mentee vi saranno anche alcuni dottorandi di ricerca e, a Piacenza, MyMentor 2030, un nuovo percorso finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che contribuirà a costruire valore. E poi, anche a Cremona, la novità di un percorso interamente in inglese, per favorire i bisogni dei numerosi studenti internazionali a Santa Monica».

Qui, nel campus di Cremona, parteciperanno all’edizione 2024/2025 di MyMentor Sofia Anna Bellavita, Elisa Bertels, Elena Biasoni, Francesca Bisagni, Federico Bossi, Giorgia Da Campo, Mahsa Farasat, Vilio Giommo, Matteo Gregori, Basilio Izzo, Gabriel Leonardi, Angelina Lobanova, Gabriele Lorenzi, Giacomo Masè, Giusy Mataluna, Luca Mazzini, Valentina Merlano, Marta Messmer, Giacomo Minelli, Giulia Navone, Marta Pennetta, Alberto Rapi, Andrea Rasetti, Adriana Maria Ripepi, Teresa Sacchi, Giulia Spinelli e Daniele Tolotti.

«Sono sicuro che anche le aziende possano trarre beneficio dal confronto con gli studenti» aggiunge Matteo Burgazzoli, responsabile della Vice-direzione per Cremona, che ha ringraziato anche Max Maria Traversone, Giuseppe Ghittoni e Giulio Drei, co-founder di My Mentor, tra i relatori insieme a Daniela Bassi, docente della Facoltà di Scienze agrarie, in rappresentanza dei numerosi professori che partecipano al progetto nel campus di Santa Monica. La cerimonia di abbinamento tra mentor e mentee è stata preceduta dalle testimonianze di Clara Durosini, mentee nell’edizione 2023-2024, neolaureata nella magistrale in Agricultural and Food Economics, di Emanuele Ascolese, studente della laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale, che ha partecipato alla stessa edizione del programma, e di Eleonora Galli, neolaureata in Food Processing: Innovation and Tradition, mentee nell’edizione 2022-2023. Tre storie di studenti che hanno scelto Cremona e l’Università Cattolica per costruire il proprio futuro. Anche grazie a My Mentor.




La corresponsabilità nella guida dell’oratorio: il 9 novembre laboratorio in Seminario

Uno spazio aperto alla riflessione e al confronto per continuare a vivere e migliorare la guida degli oratori. È questo il tema principale dell’appuntamento formativo dedicato agli adulti impegnati nelle realtà giovanili parrocchiali previsto sabato 9 novembre nel Seminario Vescovile di Cremona.

Durante la mattinata si svolgeranno diverse attività di laboratorio e di discussione dedicate a chi organizza la vita e la realtà di un oratorio – volontari, figure professionali, insegnanti, accompagnatori, animatori – e al patto di corresponsabilità educativa portata avanti da diversi anni come visione pastorale dell’ambiente vissuto dalle giovani generazioni.

L’incontro, curato dalla Federazione oratori cremonesi, si svilupperà a partire dall’ultima Assemblea oratori, durante la quale è stata ascoltata l’esperienza delle équipe educative della diocesi di Bergamo [leggi qui].

L’evento del 9 novembre (dalle 9 alle 12.30 con la possibilità di fermarsi a pranzo iscrivendosi sul sito focr.it entro domenica 3 novembre) sarà dunque un’opportunità per continuare il percorso della corresponsabilità educativa degli adulti nella conduzione dell’oratorio.

 

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Terzo concerto della rassegna organistica castelverdese domenica a San martino in Beliseto in occasione della festa patronale

In occasione della festa patronale di San Martino di Tours, che quest’anno si celebrerà domenica 10 novembre nella piccola ma vivace comunità di San Martino in Beliseto, l’unità pastorale “Madonna della Speranza” propone il terzo dei cinque concerti della rassegna organistica castelverdese promossa per celebrare i 130 anni dello strumento di Costa S. Abramo e i cent’anni di quello di Castelverde.

A San Martino in Beliseto esiste un organo “Tamburini” di fine Ottocento che però da circa quarant’anni è inattivo perché bisognoso di un importante restauro. Sia per onorare il santo patrono sia per sensibilizzare la popolazione sull’urgenza di questo restauro si è voluto proporre un importante concerto, offerto, come sempre, dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Graziella Locci.

Domenica 10, alle ore 16.30, sarà protagonista il coro “Il Discanto” diretto dal maestro Daniele Scolari, originario di Castelnuovo del Zappa. All’organo positivo – che verrà collocato per l’occasione nella chiesa – siederà il maestro Alberto Pozzaglio accompagnato al contrabbasso da Eugenio Masseroli, voce solista sarà la giovane soprano Greta Bottarelli. Ad introdurre il concerto l’assessore alla cultura, maestro Fabio Amadini. La compagine di Scolari proporrà brani di Provesi, Mozart, Franck, Handel.

La festa patronale di San Martino avrà inizio giovedì 7 novembre alle 20.30 con la Messa e l’adorazione eucaristica. Sabato 9, alle 20.30, presso il centro anziani della frazione castelverdese – adiacente alla scuola materna – si terrà una grande tombolata. Domenica 10, alle ore 10.00, sarà celebrata la Messa solenne animata delle Scholae cantorum unite di S. Martino e Marzalengo, seguirà quindi l’apertura della pesca di beneficenza allestita nei locali dell’oratorio. Alle 15.00 riaprirà la pesca e saranno proposti dei giochi per bambini, per tutti anche la castagnata. Alle 16.30 l’elevazione musicale. La giornata si concluderà con un aperitivo aperto a tutti. Lunedì 11 nel pomeriggio apertura della Pesca e alla sera, alle 20.30, la Messa per tutti i defunti della comunità. Infine venerdì 15 alle 20.00 cena comunitaria presso il ristorante locale “Antico Pavone”.

Prossimo appuntamento della rassegna organistica domenica 8 dicembre, alle ore 16, nella chiesa di S. Archelao a Castelverde per il concerto del maestro Fausto Caporali e la presentazione del libro sugli organi dell’unità pastorale curato da Marco Ruggeri.




Giornata del Ringraziamento: domenica alle 11 Messa in Cattedrale

In occasione della 74ª Giornata del Ringraziamento, indetta dalla CEI per il 10 novembre sul tema “La speranza per il domani: verso un’agricoltura più sostenibile”, anche a Cremona si terrà un momento diocesano con l’Eucaristia presieduta alle 11 in Cattedrale dal vicario generale della Diocesi, mons. Massimo Calvi.

L’iniziativa, promossa a livello diocesano dalla Pastorale sociale e del lavoro diretta da Eugenio Bignardi, intende rappresentare un momento per ringraziare il Creatore dei frutti della terra. L’invito è rivolto a tutta la comunità e, in particolar modo, alle organizzazioni che operano nel mondo agricolo, sia come produttori che trasformatori.

«In questa Giornata – afferma Eugenio Bignardi – siamo sollecitati a riflettere su quanto i Vescovi sottolineano: la creazione è il dono. Dobbiamo allora ringraziare – come ci viene ricordato nel messaggio per questa festa – per quanto abbiamo ereditato e comprendere quanto questo sia prezioso». Una gratitudine che «deve trasformarsi in impegno, in progettualità, in azioni concrete, se vogliamo evitare che i paesaggi diventino un lontano ricordo di quello che sono stati e residuo dello scarto e dell’abbandono», si legge nel messaggio della CEI per la Giornata. E a tal proposito aggiunge Bignardi: «Per questo vogliamo dare spazio agli uomini e alle donne che, con l’esperienza di imprenditori e di cooperatori sociali, stanno sperimentando nuovi stili di vita e di relazione».

E conclude: «Le nostre organizzazioni devono fare rete ed integrare, per combattere la dispersione delle comunità e dell’ambiente da cui proviene sostentamento e salute per tutti, con una attenzione particolare ai più fragili che rischiano di essere ulteriormente svantaggiati dai disastri derivanti dai cambiamenti climatici e dai danni da essi causati».

La celebrazione sarà proposta in diretta televisiva su CR1 (canale 19) e i canali web e social diocesani.

 

Giornata del Ringraziamento, dalla Cei l’invito a rinnovare gli stili di vita per supportare le politiche ambientali




“Leggersi con le mani”: dal 15 novembre, le sculture di Sergio Lotta in mostra a Santa Monica

Leggersi con le mani, è la mostra di sculture lignee di Sergio Lotta che si inaugura venerdì 15 novembre, alle ore 11.30 presso il campus Santa Monica dell’Università Cattolica (ingresso libero, entrata da via Bissolati 74).

Per la prima volta sono esposte al pubblico un centinaio di opere dell’artista castelleonese, medico specializzato in Neurologia e Fisioterapia. La mostra è promossa dal Centro Pastorale e dalla Direzione di Sede dell’Ateneo. «Un anno fa – commentata l’assistente pastorale don Maurizio Compiani – abbiamo inaugurato in cappella la scultura “Madre di Sapienza”. La preparazione dell’evento ci ha portato a frequentare la casa e il laboratorio del dott. Lotta. Vi abbiamo scoperto una serie di lavori realizzati in oltre trent’anni e sempre custoditi nel privato. Opere raffinate, in cui traspare il mondo interiore dell’artista che modella il legno imprimendovi il proprio sapere e il proprio sentire».

«Vi scorrono gli affetti, gli studi, l’esperienza professionale, il flusso della vita illuminata dalla fede. Le sue mani mentre lavorano il legno, scavano la sua interiorità e la rivelano oltremisura» prosegue don Compiani. «Abbiamo perciò chiesto al dott. Lotta di poter esporre nel campus di S. Monica questa ricca produzione artistica. Ci è parso la continuazione naturale di una riflessione iniziata con la Madre di Sapienza. Vinta l’iniziale sua ritrosia per la proposta inaspettata, e con il convinto sostegno della Direzione di Sede, siamo lieti oggi di offrire alla comunità universitaria, alla città e a tutti coloro che vorranno visitare la mostra, l’opportunità unica di ammirare le opere esposte».

Oltre all’inaugurazione, un secondo appuntamento è previsto nel pomeriggio di domenica 24 novembre. Da Castelleone paese d’origine del dott. Lotta, da Villanova sull’Arda e da Piacenza dove per anni ha esercitato la sia professione medica e da Crema e Cremona dove continua a offrire la propria consulenza, in tanti affluiranno al campus di S. Monica dove dapprima alle 15.30 l’assistente pastorale don Maurizio Compiani celebrerà in cappella una S. Messa in occasione della memoria liturgica della beata Armida Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica. Di seguito la visita guidata alla mostra dove i partecipanti potranno ascoltare direttamente dal dott. Lotta come le opere sono sorte, cosa rappresentano, i pensieri che racchiudono.

Il percorso della mostra si estende in quattro sezioni.

Il grande atrio del corpo aule ospita la raccolta: “Liberi pensieri”. Qui i titoli delle opere spaziano in temi ispirati dalle frequentazioni letterarie dell’artista (Dante, Leopardi, Petrarca, Quasimodo ecc.), alle relazioni familiari (abbraccio, prendersi cura, insieme ecc.), a riflessioni maturate nella routine quotidiana (Lockdown, il tempo, selfie ecc.). Si tratta di una sezione dove lo stile delle opere passa di continuo dal figurativo, al simbolico all’onirico.

Presso l’Aula Magna sono raccolte le sculture “Ispirazione dal femminile”. In essa la donna viene celebrata nel suo poliedrico rivelarsi. Un riconoscimento ammirato e grato per un mistero, “il femminile”, di assoluta potenza che non cessa di stupire e interrogare. Una sezione che omaggia la memoria della beata Armida Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica.

Nelle sale della biblioteca trova posto la sezione: “Professione e creatività”. Qui l’ispirazione è stata fornita all’artista dalla sua professione medica. Incontri con pazienti, l’organizzazione del lavoro, difficoltà e considerazioni, hanno segnato il suo cammino. Alcune circostanze si sono rivelate folgoranti segnando la sua memoria e il cuore.

Infine, nella cappella trova sede la sezione: “Espressioni dell’anima”. Gran parte delle opere di Lotta esprime una forte carica “spirituale” che trasporta il figurativo a una dimensione più elevata quasi metafisica. In questa sezione sono raccolte un piccolo gruppo di sculture a carattere propriamente religioso. Affiora soprattutto l’afflato mariano. Idealmente la visita della mostra termina davanti all’opera “Madre di Sapienza”.

La mostra è visitabile fino a domenica 15 dicembre 2024.

Dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 18,30 (ingresso libero)
Domenica: visite accompagnate con inizio ogni ora.
Sabato a partire dalle ore 10,00 con ultimo ingresso alle ore 17,00.
Domenica a partire dalle ore 15,00 con ultimo ingresso alle ore 17,00
Visite guidate previa prenotazione
Tel. 0372.499111 oppure email: centro.pastorale-cr@unicatt.it




Ministri straordinari della Comunione, il 10 novembre incontro diocesano in Seminario con il conferimento del mandato

Come ormai tradizione, i giorni della solennità di sant’Omobono, patrono della città e della diocesi di Cremona, sono l’occasione per un momento di formazione e spiritualità riservato ai ministri straordinari della Comunione con il conferimento del mandato ai nuovi o a quanti devono rinnovare l’incarico.

La giornata diocesana quest’anno si svolgerà nel pomeriggio di domenica 10 novembre presso il Seminario di Cremona a partire dalle ore 15. Dopo l’accoglienza e la preghiera, sarà proposto un focus sulla situazione, in diocesi, relativamente ai ministeri istituiti di lettore, accolito e catechista.

Seguirà alle 16.30 in chiesa la celebrazione del Vespro presieduto dal vescovo Antonio Napolioni che nell’occasione conferirà il mandato.




“Un Natale di Pace”: stecche di torrone per sostenere il progetto di ortoterapia della Fondazione La Pace

Torna anche quest’anno l’iniziativa solidale “Un Natale di Pace” promossa dalla Fondazione La Pace Onlus di Cremona. L’obiettivo è raccogliere fondi per implementare il progetto di ortoterapia all’interno della struttura di via Massarotti, un’attività terapeutica che migliora la qualità della vita degli ospiti.

Per sostenere questa importante causa, la Fondazione propone nuovamente le deliziose stecche di torrone artigianale realizzate da imprese locali. Ogni stecca, al prezzo di 12 euro, è un piccolo gesto che fa la differenza.

Per agevolare l’acquisto è stato creato un form Google attraverso il quale è possibile prenotare i propri torroni.

Inoltre, per chi risiede in città e ordina almeno cinque stecche, è previsto il servizio di consegna a domicilio completamente gratuito.

I torroni saranno disponibili presso la sede della Fondazione La Pace Onlus e in alcuni punti vendita convenzionati, come il BonBistrot di via Bonomelli.

Un regalo solidale per un Natale speciale.

«Cogliamo l’occasione dell’inizio della tradizionale Festa del torrone – spiegano dalla Fondazione – per invitare tutti a partecipare a questa iniziativa. Con il vostro contributo renderete il Natale dei nostri ospiti ancora più speciale e sosterrete un progetto che ne promuove il benessere e la socializzazione».

Locandina dell’iniziativa